lunedì 24 agosto 2015

Kyoto e i suoi mille templi

Nei post precedenti abbiamo visto solo due dei tantissimi luoghi interessanti di Kyoto. La città, che fu capitale del Giappone per oltre un millennio (dal 794 al 1868), e che conserva tuttora oltre mille templi, essendo stata quasi interamente risparmiata dalla seconda guerra mondiale, con i suoi 17 siti protetti dall’UNESCO è considerata il più grande reliquiario della cultura giapponese.

Per esplorare Kyoto ci vorrebbero settimane, anche perché la mancanza di una metropolitana e la lentezza dei mezzi di trasporto di superficie, fa perdere molto tempo negli spostamenti: in cinque giorni noi siamo riusciti a vedere solo i luoghi più importanti. Il brutto tempo ci ha ulteriormente rallentato (abbiamo avuto giornate quasi sempre nuvolose) costringendoci, talvolta, a modificare l’itinerario. D’altronde, luglio e agosto è il periodo delle piogge. In questo post ci limitiamo a descrivere solo i templi e i luoghi della città che più ci hanno colpito.

La guida Lonely Planet consiglia di iniziare con un itinerario a piedi lungo le colline e i vicoli della zona di Higashiyama sud, che si trova vicina al nostro albergo. All’inizio del percorso si trova il tempio buddhista di Kiyomizu-dera che risale al 798, anche se gli edifici attuali sono stati ricostruiti in legno “solo” nel 1633. Indimenticabile l’edificio principale contornato da un vasto portico che si affaccia sulla collina e sostenuto da centinaia di colonne in legno, dalla cui terrazza si vedono i fedeli che bevono l’acqua attingendola dalla fontana della longevità.

Il percorso prosegue lungo diversi templi, parchi e giardini, oppure lungo stradine affiancate da tipiche case in legno, come la Ishibei-koji, considerata la strada più bella di Kyoto. Alla fine del lungo itinerario si arriva al grandioso tempio Chion-in costruito nel 1234, sempre tutto in legno, che è la meta di pellegrinaggio più frequentata di Kyoto. Giornata pesantissima oggi. Questa città mette alla prova le gambe e soprattutto la schiena, alla fine anche lei si ribella sotto al peso degli zaini, solo la guida pesa quasi un chilo.

Il favoloso padiglione dorato del kinkaku-ji è l’emblema della città e il suo riflesso sul lago antistante è indimenticabile, ma noi siamo attratti maggiormente dal giardino roccioso del tempio di Daisen-in, dove arriviamo a piedi dopo una lunga passeggiata e dove i visitatori sono pochi e silenziosi. Le nude rocce del giardino (nel quale è vietato fotografare) e la bianca sabbia levigata e modellata a forma d’acqua che s’infrange sulle rocce, rappresentano una delle forme d’arte giapponese che più abbiamo apprezzato.

Altro posto indimenticabile è il santuario shintoista di Fushimi-Inari Taisha, dedicato alle divinità del riso e del sakè, la principale bevanda alcolica giapponese ottenuta dalla distillazione delle patate dolci e da vari tipi di cereali. Il complesso si estende lungo il pendio del monte Inari. Il sentiero che si inoltra per quattro chilometri lungo la montagna è racchiuso in tutta la sua lunghezza da centinaia, forse migliaia di torii rossi e fiancheggiato da decine di volpi di pietra. Bello e sempre frequentato da pellegrini. Trip Advisor segnala questo sito come quello preferito dai viaggiatori a Kyoto.

Gli ultimi due luoghi che citiamo sono il verdissimo bosco di Arashiyama con alberi costituiti da sottilissimi bambù che si ergono fino al cielo, coprendolo quasi totalmente e creando un’atmosfera surreale, e il tempio buddhista Sanjusangen-do, vicino alla stazione,  costruito nel 1164 e al cui interno sono conservate 1001 statue di Kannon, il bodhisattva della compassione. I “Buddha” sono protetti da 33 guardiani dalle facce cattive (anche qui è vietato fotografare).

In questi giorni non sono mancate le visite ai mercati. Quello centrale, tutto coperto, nel classico stile di tutte le città giapponesi, dove si possono scoprire quali e quanti impensabili ingredienti danno vita alla tradizione gastronomica di Kyoto e quello delle “pulci” che si tiene ogni 21° giorno del mese nell’importante tempio di Tò-ji, poche centinaia di metri oltre la nuovissima stazione ferroviaria.  Quest’ultima, tra l’altro, è un’opera architettonica moderna che ben si abbina ai siti millenari di questa città.

Nel pomeriggio dell’ultimo giorno ci concediamo un rilassate bagno al Kurama Onsen, uno dei bagni giapponesi più facilmente raggiungibili dalla città. Dalla sua vasca all’aperto, dove siamo tutti rigorosamente nudi, si gode un bellissimo panorama della zona del Kurama-yama, le montagne a nord di Kyoto. Oggi è uscito finalmente il sole e ci godiamo il panorama lungo i 30 km di strada per raggiungerlo.

Nella nostra ricerca di cibo locale non troppo costoso, e senza carne, abbiamo scoperto tre posticini di Kyoto che ci permettiamo di suggerire, tutti centrali. Il primo è il Warai, indicato anche nella Lonely Planet, un posto dove gustare l’okonomiyaki (una via di mezzo tra un’omelette e un pankake), si trova in via Nishikiokoji-dori, dove inizia il mercato coperto del centrale. Il secondo è il Musashi Sushi, un locale dove il sushi è servito attraverso un nastro trasportatore: il cliente prende i piattini di colore diverso che gli passano davanti e alla fine il conto viene determinato dal colore e dal numero di piattini consumati. È pure questo indicato nella Lonely, si trova proprio all’inizio della galleria del mercato di Sanjo-dori, non lontano dall’ingresso nord della famosa via Pontochò. L’ultimo posto non è indicato nella guida e si trova poche decine di metri più a sud del Musashi Sushi, sullo stesso marciapiede, lungo Kawaramachi-dori, adiacente all’Hotel Izutsu, un posto senza nome dove vengono serviti gli udon, spessi tagliolini bianchi di farina di frumento fatti a mano... buonissimi. In tutti questo posti si mangia spendendo tra i 4 e gli 8 euro a testa. L’acqua fresca o il tè sono sempre gratuiti e in Giappone non si lascia la mancia. 

Per organizzare un'eventuale visita a Kyoto ci sembra interessante questo sito: zugojapan

Nota sulle sistemazioni: camminando per Kyoto abbiamo visto la Guest House Gajyun, in stile ryokan, molto carina ed economica, con letti in camerata a 3.000 yen (circa 23 euro) a testa, colazione inclusa. Anche se sul loro sito non compaiono le camere doppie, ci hanno detto che ne hanno a 5400 yen la camera, bagno in comune. Il sito è: http://www.gajyun.jp/en/  Si trova una decina di minuti a piedi a nord dal centro, vicino alla fermata Higashiyama della metro. Ai prezzi sopra indicati vanno aggiunte le tasse dell’8% circa.

   Noi abbiamo invece dormito nell'hotel Econo-Inn a 4100 yen a testa (30 euro, tasse incluse) con bagno in camera e solo caffè, con qualche piccola brioches, per colazione. Spesso in Giappone le guest house hanno un’atmosfera più familiare degli anonimi alberghi.

    A Kyoto sarebbe ancora meglio dormire in una vera ryokan, ma si parte dai 5000/6000 yen a testa.

Il risciò a trazione umana, un mezzo di trasporto antico oggi utilizzato per portare in giro i turisti
La magica foresta di bambù di Arashiyama 
I torii rosso vermiglio del Fushimi-Inari Taisha
Questo sentiero, secondo TripAdvisor è il più gettonato dai turisti
Pagoda a tre piani sulle colline di Kyoto
Il santuario shintoista di Yasaka-jinja, di fronte al quartiere di Gion 
Famiglia giapponese in posa per la fotografia
Pausa durante la visita ai templi
L'indistinguibile padiglione dorato del Kinkaku-ji che si riflette sul laghetto
La via che sale al tempio Kiyomizu-dera
Le onde ricavate dalla sabbia nei giardini di pietra 
Vestiti colorati e alberi in fiore
Le "tazze" per bere l'acqua sacra
Le centinaia di colonne di legno che sorreggono il tempio buddhista di Kiyomizu-dera
I fedeli attingono l'acqua dalla fontana della longevità
Immagini dei giardini di roccia di Daisen-in, all'interno è vietato fotografare
I giardini del tempio Ginkaku.ji, meglio noto come "Padiglione d'Argento"
Strutture in ghiaia nel giardino del tempio di Ginkaku-ji 
Una casa da tè al'interni dei giardini del Padiglione d'Argento
Interno della nuova stazione di Kyoto
Vista dall'ultimo piano della stazione di Kyoto
Il terrazzo della stazione rivolto verso la "Torre di Kyoto"
Kyoto al centro del mondo?
Un'enorme sala da gioco pachinko lungo la via principale di Kyoto
Il bellissimo Onsen a Kurama, un località sulle colline di Kyoto
Due bei piatti di udon, spessi tagliolini bianchi fatti con farina di frumento
Costo di questo melone: 40 euro!
Costo di ognuna di queste mele: 2,5 euro!

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